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Artrosi - riabilitazione

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L'artrosi è una malattia cronica degenerativa delle cartilagini articolari. Colpisce soprattutto i soggetti anziani e prevalentemente quelli di sesso femminile. Alcune articolazioni sono più suscettibili nello sviluppare questa patologia, può interessare infatti, con maggiore frequenza, la colonna cervicale e lombare, le ginocchia, le anche e le mani.
Può essere di tre tipi:
· Primaria, se è causata da fattori genetici ovvero idiopatica.
· Secondaria, se è causata da fattori scatenanti quali traumi, interventi chirurgici o malattie reumatiche.
· Professionale, particolare tipo di Artrosi Secondaria, causata da un uso estensivo (tipico dell'ambiente professionale) di alcune articolazioni.
Per quanto riguarda l'incidenza l' OA è la più comune di tutte le patologie articolari ed inizia in modo asintomatico nel II e nel III decennio, diventando diffusa dopo i 50-60 anni.
In Italia ci sono circa 3.500.000 pazienti sintomatici per Osteoartrosi.
L’ eziologia dell' osteoartrosi non è nota ma si suppone che sia d'origine multifattoriale; vi è una serie di fattori di rischio che possono favorirne la comparsa e l'evoluzione:
·           Età: da 50 anni in poi,
·           Sesso femminile
·           Fattori ereditari (es. artrosi alla mano),
·           Sovrappeso ed obesità,
·           Alterazioni metaboliche,
·           Malformazioni (cifosi, scoliosi valgismo e varismo delle ginocchia),
·           Attività lavorative o sportive intense o incongrue.
Per quanto riguarda il quadro clinico, l'esordio è in genere subdolo e graduale con interessamento di una o alcune articolazioni.
Il dolore è il sintomo più precoce, si aggrava con il movimento e viene attenuato dal riposo.
E' presente rigidità articolare che è maggiore al risveglio o dopo inattività. E' in ogni modo di breve durata (5-10 min.) e non supera mai i 30 min. (differentemente dall'Artrite Reumatoide). Con il progredire della malattia la motilità articolare diminuisce, si verificano contratture muscolari in flessione e si avvertono crepitii e scrosci dovuti ad irregolarità delle superfici articolari. La malattia può complicarsi con un versamento articolare che può causare il classico gonfiore con conseguente ulteriore riduzione del movimento.
La diagnosi viene effettuata generalmente sulla base dei segni e dei sin tomi clinici e dell' esame radio logico tradizionale. È' utile effettuare un esame del sangue per escludere altre cause di artrite (gotta, AH). E' anche utile esaminare il liquido sinoviale che è di natura non infiammatoria (a volte possono essere presenti microcristalli). Gli indici di infiammazione ed i parametri immunitari sono nella norma.
La terapia dell'osteoartrosi è multidisciplinare:
1. Norme igieniche di vita
Controllo del peso attraverso una dieta adeguata nei pazienti obesi o in soprappeso.
Assunzione di idonee posture durante il giorno (negli ambienti di lavoro) e durante la notte (materasso rigido, cuscino basso). Correzione di eventuali alterazioni anatomiche e funzionali (valgismo, varismo) che possono verificarsi in seguito al peggioramento della malattia; utilizzando accorgimenti terapeutici (per esempio plantari o ginocchiere) che non eliminano il problema anatomico-funzionale , ma migliorano la qualità di vita del paziente .
2. Terapia medica:
·                                                  Farmaci anti­infiammatori tradizionali o di nuova generazione (anti­COX2).
·                                                  Gli steroidi per via orale sono di norma controindicati a meno che non sia presente una flogosi sistemica. Si possono effettuare delle infiltrazioni intrarticolari con acido ialuronico o steroidi.
·                                                  Condroprotettori (glucosamina - acido ialuronico - diacereina)
3.                      Chinesiterapia
Gli scopi fondamentali sono quelli di rinforzare le masse muscolari, di tenere le articolazioni in esercizio per ridurre la limitazione funzionale ed impedire gli esiti invalidanti. Gli esercizi non devono essere dolorosi, devono essere attuati in maniera progressiva e graduale e possono essere facilitati dall’ idroterapia .
4.                      Terapie fisiche
Sono utilizzate come ausilio al trattamento farmacologico, sfruttano l'azione del calore e si rivelano efficaci nel ridurre il dolore e la contrattura muscolare. E' una contro indicazione assoluta l'utilizzo di queste terapie in corso di infiammazione articolare
·        Bagni di paraffina: utili nell' artrosi delle mani e dei piedi.
·        Marconiterapia: trova indicazione nell' artrosi dolorosa dell' anca e del ginocchio accompagnate da notevole contrattura muscolare, nonché nelle localizzazioni cervicali e lombari.
·        Ultrasuoni: possono essere applicati attraverso contatto diretto o indiretto (immersione in acqua della zona da trattare); utili in caso di localizzazioni artrosiche alla caviglia, al gomito ed al polso.
5.                      La terapia chirurgica è presa in considerazione quando le terapie conservative non danno risultati (laminectomia, artroprotesi, ecc.).

 

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